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Monastero Bormida | Esposizione antologica di Angelo Ruga

Published on 7 September 2022 • Monastero Bormida • Culture and Tourism14058 Monastero Bormida AT, Italia

Negli ampi saloni del Castello di Monastero Bormida la stagione espositiva 2022, dopo la mostra dedicata allo scultore Giovanni Taverna, prosegue dal 17 settembre al 6 novembre con una interessante esposizione antologica postuma del pittore Angelo Ruga (Torino 1930 – Clavesana (CN) 1999), un attento lettore del paesaggio piemontese, in particolare quello langarolo dove ha trascorso gli ultimi anni della sua esistenza.

Il vernissage della mostra sarà sabato 17 settembre alle ore 17 presso la corte interna del castello medioevale di Monastero Bormida, con una presentazione dell’autore a cura di Rino Tacchella e di Fabrizio Fabiani, presidente della Associazione Culturale che cura la promozione e la valorizzazione di questo artista. La mostra sarà poi visitabile, a ingresso gratuito, fino al 6 novembre, tutti i sabati dalle 16 alle 19 e le domeniche dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 16,00 alle 19,00.

Una valutazione superficiale qualificherebbe Angelo Ruga come pittore figurativo, dal momento che il paesaggio è una costante nella sua produzione artistica, ma questa definizione è assai riduttiva rispetto agli esiti e alla ricerca che l’artista ha compiuto nell’arco della sua attività.

La formazione è accademica (Albertina di Torino), ma appartiene a quella generazione che ha avuto la fortuna di visitare gli incontri d’arte e gli scambi di esperienze che in quegli anni avvenivano proprio a Torino con le esposizioni “Italia-Francia” culla del nascente movimento informale europeo. È stato protagonista con altri compagni di studi di questa esperienza che ha sviluppato in lui un superamento della tradizione in direzione analitica e sintetica.

I paesaggi che realizza non sono tradizionali e suggestive apparizioni delle tranquille colline piemontesi e non sono neppure “informi” ammassi vegetali, e neanche riproduzioni fotografiche. I suoi paesaggi sono dei segni delle linee animate che delimitano gli spazi e li animano. La lettura è una visione aerea “a volo d’uccello” in cui ogni paesaggio è una scacchiera di colori diversi che derivano dalle differenti colture, le linee di separazione sono i confini costituiti da canali o filari alberati. Ognuno di questi elementi determina un tipo di segno diverso, un segno carico di indizi, un segno che non appartiene all’istinto o alla gestualità, ma è la sintesi di una forma pensata che agisce secondo precise disposizioni formali.

Oltre ai dipinti saranno esposti diversi lavori in terracotta e ceramica – piatti dipinti e graffiti e sculture a tutto tondo - a ricordo dei periodi trascorsi ad Albissola negli anni in cui il centro ligure ospitava artisti internazionali invitati da Lucio Fontana, Roberto Crippa, Sergio Dangelo e Tullio d’Albissola instancabile animatore di manifestazioni ed esposizioni d’arte ceramica.

L’esposizione, patrocinata dai comuni di Monastero Bormida, Clavesana e Albissola Marina, è curata da Rino Tacchella in collaborazione con l’Associazione "Museo del Monastero", ed è corredata da un catalogo in cui sono pubblicate tutte le opere esposte.


BIOGRAFIA

Angelo Ruga (Torino, 1930 – Clavesana, 1999) Angelo Ruga nasce nel 1930 a Torino, dove tra il 1948 e il 1957 si forma presso il Liceo Artistico e l’Accademia Albertina. Dipinge paesaggi torinesi, alternando viaggi di formazione nel centro-sud d’Italia: Umbria, Lucania e Puglia. Viene ingaggiato come calciatore professionista dalla squadra di Albissola Marina (Savona), dove si trasferisce e vive dal 1954 al 1956. Esordisce nel 1955 con una mostra personale alla Galleria Sant’Andrea di Savona, presentato da Emilio Zanzi. Dal 1957 la pittura paesaggistica di Ruga si carica progressivamente di valenze espressive vicine all’informale gestuale, con echi di surrealismo. Nel decennio successivo, i paesaggi si popolano di personaggi e maschere (spaventapasseri, arlecchini, soldati) che negli anni Settanta escono dai quadri per diventare sculture polimateriche. Si concentra sempre più sulle visioni del paesaggio agreste e la sua pittura si fa via via più astratta, sorretta dalla forza sintetica della linea e da campiture cromatiche pure e piatte. Nel 1993 si trasferisce definitivamente nelle Langhe, a Clavesana (Cuneo), dove si spegne nel 1999.


Orari d’apertura

Sabato: 16,00/19,00 - Domenica: 10,30/12,30 e 16,00/19,00

Altri giorni per comitive e gruppi su prenotazione


INFO, CONTATTI e PRENOTAZIONI:

ASSOCIAZIONE CULTURALE MUSEO DEL MONASTERO

Tel. (+39) 349 6760008 - museodelmonastero@gmail.com

COMUNE DI MONASTERO BORMIDA

Tel (+39) 0144 88012 - (+39) 328 0410869 - info@comunemonastero.at.it


TITOLI delle opere allegate:

1- MARINA, 1987 olio su tela - 60x60

2- LO SCARRONE, 1995 olio su tela - 70x100

3- SENZA TITOLO, 1992 ceramica smaltata - 70x31x13

4- RETTILE IN UN MONDO GRANATA, 1993 - ceramica smaltata, Ø40

5- BOVES, 1999, olio su tela, 85x100




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