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Una scultura di Nando Gallo alla casa alpina di Monastero Bormida

Published on 28 February 2022 • Monastero Bormida • Culture

Domenica 27 febbraio i volontari del Gruppo Alpini di Monastero Bormida hanno posizionato sulla facciata della “Casa Alpina”, sotto la targa della intitolazione dell’edificio al sergente Luigi Lazzarino (1892-1967), medaglia d’argento al valor militare, una bellissima scultura in pietra di Langa realizzata dall’artista vesimese Nando Gallo e raffigurante un cappello alpino sullo sfondo delle montagne. Realizzata con una raffinata tecnica a bassorilievo, frutto di tante ore di paziente lavoro per raffigurare le immagini su una tipologia di pietra assai difficile da lavorare, la stele vuole essere un omaggio all’identità alpina, ai valori che i soldati di montagna e le loro famiglie hanno rappresentato e rappresentano per l’Italia. Vuole anche essere un monito di pace e di fratellanza – in questo periodo in cui la guerra è tornata prepotentemente di attualità – come testimoniano il richiamo alla serenità delle montagne e la raffigurazione delle stelle alpine, un fiore delicato e raro che cresce vicino alle vette innevate.

Il Presidente del Gruppo Gianfranco Cagno e il Sindaco Gigi Gallareto, nell’inaugurare la scultura, hanno ringraziato di cuore l’artista che ha dimostrato una grande disponibilità e ha prontamente accolto con entusiasmo l’invito a realizzare questa opera.

Nando Gallo da circa quindici anni con i suoi “volti di pietra”, i mascheroni, le stele antropomorfe che ricordano antiche statue poste ai margini dei vigneti, racconta storie dal forte legame con il territorio e i suoi abitanti, ed ha trasformato il giardino di casa sua, a Vesime, in una mostra d’arte a cielo aperto, visitabile su appuntamento. E’ un autodidatta che ha iniziato, per caso, a farsi trasportare dall’istinto artistico che aveva custodito in sé. Iniziò scolpendo in una pietra il volto di sua madre. Da quella prima creazione, di lavoro ce n’è stato tanto, con oltre 400 sculture che sono nate dal suo estro. Ed oggi è un apprezzato artista capace di dimostrare la grande versatilità di questo tipo di pietra che non è solo adatta per i muretti a secco o le pareti delle cascine, ma che sa anche trasformarsi, sotto i sapienti e precisi colpi del suo scalpello, in figure fantastiche o reali, in storie, leggende, fantasie e racconti.