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"A Ferrere c'è sempre qualcuno o qualcosa che vi aspetta": nuovo monumento nella capitale astigiana del miele

Published on 3 November 2020 • Culture

"Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti".

Un grandissimo della letteratura italiana, il piemontese Cesare Pavese, così scrisse nel suo ultimo romanzo "La luna e i falò".

Ora queste parole echeggiano nelle vallate di Ferrere dopo che l'Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Silvio Maria Tealdi, ha deciso d'imprimerle nel ferro e accompagnare chiunque attraversi la passerella che conduce al palazzo comunale e le scuole.

I dettagli dell'iniziativa sono illustrati da Tealdi: "La passerella a fianco di via IV Novembre che conduce a scuole e municipio è l'esempio di come un'opera strutturale, in questo caso l'allargamento di una strada e il consolidamento di una scarpata, possa diventare un luogo attrattivo e caratterizzante. I lavori hanno, infatti, consentito di attrezzare una balconata naturale che si affaccia sul panorama delle colline di Ferrere. La parte esterna, in cemento armato, è stata poi ornata con una delle frasi più celebri tratte dalla Luna e i falò di Pavese, che ben rappresenta il sentimento di appartenenza ai nostri paesi di origine. Nella zona del Nord Astigiano, soprattutto negli anni '60 e '70, molti contadini hanno dovuto emigrare in città: vorremmo ricordare a loro e ai ferreresi che vivono qui o che tornano anche per brevi periodi che qui che sempre qualcuno o qualcosa che li aspetta".





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