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Mappa del contagio Covid-19 in Piemonte e aggiornamento dei dati, i sindaci astigiani chiariscono la situazione

Published on 3 November 2020 • Coronavirus

La seconda ondata di contagi da Covid-19 si sta abbattendo, con forza, anche sul territorio piemontese e sempre più cittadini cercano informazioni aggiornate sulla situazione del proprio territorio.

La fonte di riferimento è la mappa elaborata dalla Regione Piemonte, su dati dell'Unità di crisi Covid Regione Piemonte, ma i valori a volte non coincidono con quelli comunicati dai sindaci tramite i rispettivi siti comunali o su Facebook.

A tentare di far chiarezza sulla vicenda è intervenuto il sindaco di Moncalvo, Christian Orecchia, rivolgendosi ai propri cittadini: "In questi giorni diverse persone mi hanno interrogato sull’affidabilità del sito https://www.regione.piemonte.it/web/covid-19-mappa-piemonte Ci tengo a precisare che il rispetto delle regole e l’uso del buon senso prescinde dal numero di contagi, dobbiamo fare attenzione sempre. Il dato fornito qui è un dato cumulativo, solo io ho accesso al portale con l’informazione puntuale e dettagliata dei test svolti e gli errori sono frequenti. Mi capita di leggere nomi di persone già decedute da mesi, esiti di negatività che vengono aggiornati dopo giorni o viceversa, persone che hanno cambiato residenza e vengono attribuite al comune di provenienza. Quindi il dato che leggete sulla pagina del comune è stato depurato dagli errori da me ed è più attendibile di quello grezzo che si legge sul sito. Comunque la differenza è minima e trascurabile. La cosa importante è che adesso i protocolli sanitari stanno funzionando infinitamente meglio rispetto a marzo e aprile, e che le persone che contatto stanno mediamente bene. Quindi riassumendo. Volete un dato verificato da me e depurato dagli errori? Leggete quello della pagina del comune. Vi basta un numero indicativo per farvi un’idea? Allora va benissimo il sito della Regione".

Sull'argomento è intervenuto anche Matteo Massimelli, sindaco di Incisa Scapaccino: "Proviamo a fare nuovamente un po' di chiarezza. Una volta che un individuo risulta positivo parte per lui la quarantena fino a quando non risulta nuovamente negativo. I dati vengono caricati su una piattaforma regionale ed ecco che compare il fatidico numero di contagiati in paese. Nello stesso momento al SISP (servizio igiene e sanità pubblica) preparano la comunicazione ufficiale da inoltrare in comune dove sono inserite le generalità del cittadino ed è indicato il luogo dove viene svolta la quarantena. Nel momento in cui ricevo tale comunicazione ho modo di sapere chi è positivo e le condizioni di salute. Partendo dal presupposto che non è obbligatorio dare comunicazione dei casi positivi, ho scelto, già da marzo, durante la prima fase di emergenza, di comunicare solo una volta ricevuta l'ufficialità dagli uffici competenti. Anche perché solo in questo momento so realmente come stanno e dove stanno. Con questo non dico che i numeri visibili sulla mappa della Regione siano errati, ma sono da contestualizzare. Perché possono verificarsi 2 casistiche particolari (cittadini incisiani che non domiciliano ad Incisa che vengono conteggiati e cittadini non residenti ma che in questo momento potrebbero domiciliare ad Incisa che non sono conteggiati). In questo momento gli uffici del SISP sono intasati e pieni di lavoro, per cui la comunicazione ai comuni la mandano con alcuni giorni di ritardo. Ecco perché si può verificare incongruenza tra i numeri comunicati dal sottoscritto e quelli presenti sul sistema regionale. In questo momento rimane certo il fatto che i casi aumentano in maniera esponenziale pertanto il messaggio più importante é: VIVIAMO RESPONSABILMENTE. MASCHERINA + DISTANZA + IGIENIZZAZIONE MANI".