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Trasloco per gli uffici comunali di Monastero Bormida: una prima fase della musealizzazione del piano nobile del castello

Published on 22 January 2024 • Monastero Bormida • Institutional

Piccola “rivoluzione” per il Comune di Monastero Bormida a partire dai primi di febbraio 2024. Infatti gli uffici aperti al pubblico (anagrafe, ragioneria e tecnico) lasceranno le consuete sale affrescate del piano nobile del castello medioevale per trasferirsi in locali di minori dimensioni, più facilmente riscaldabili e utilizzabili, posti sempre nell’antico maniero nelle stanze già occupate dai volontari della Croce Rossa e della Guardia Medica, che da alcuni mesi hanno a disposizione una nuova e attrezzata sede realizzata dal Comune presso la ex-filanda.

Per gli abitanti del paese non cambierà nulla. Una volta entrati nell’atrio del castello, al primo piano, invece di entrare alla porta sulla sinistra si entrerà in quella sulla destra. Saranno mantenuti gli stessi orari e saranno sempre Piero, Susanna e Liliana ad accogliere i concittadini che necessitano di certificati, delibere o informazioni sull’urbanistica o sui tributi. I nuovi uffici sono stati realizzati dopo i necessari lavori di restauro, eseguiti dalla ditta C.S. Costruzioni di Asti, che tra l’altro hanno permesso il ritrovamento di antichi affreschi dei secoli XVII e XIX, ottimamente recuperati dalla restauratrice Morgana Caffarelli e dal suo staff.

Qualche giorno di “rodaggio”, soprattutto per il cablaggio delle dotazioni telematiche degli uffici (internet, telefoni, visore delle telecamere ecc.) e poi i servizi riprenderanno senza particolari modifiche o interruzioni.

Non cambierà invece l’ubicazione della sala consigliare, oggetto di un importante recupero con la riproposizione della originaria tappezzeria e della decorazione ottocentesca, mentre le altre stanze del piano nobile, già aperte da anni alle visite guidate, verranno ulteriormente valorizzate con l’allestimento della Gipsoteca dedicata al grande scultore torinese del Novecento Edoardo Rubino, in fase di realizzazione. Un primo corpus di 35 statue, busti e bassorilievi in gesso, di proprietà della Regione Piemonte, è già stato ceduto in comodato ed è ora ospitato in un deposito presso la ex-filanda, nell’attesa della allocazione su appositi supporti nelle sale museali, mentre altre opere verranno fornite dalla G.A.M. (Galleria d’Arte Moderna) di Torino nell’ambito di un accordo di programma che prevede la delocalizzazione negli edifici di pregio del territorio di parte dei beni conservati nei magazzini dei grandi musei. Tutta questa operazione è stata fatta grazie a una serie di contributi ottenuti dalla Compagnia di San Paolo (Bando “Prima” e Bando “In Luce”), dalla Fondazione CRT (Bando “Restauri e Cantieri Diffusi”), dalla Regione Piemonte e dal Ministero della Cultura (Progetto “M.U.D.”) e non graverà sulle casse comunali, ma al contrario contribuirà a completare il polo culturale turistico del castello di Monastero Bormida e del suo compendio storico, che comprende la torre campanaria del sec. XI, il ponte romanico, la ex-filanda e il mulino Polleri-Balocco. La gipsoteca, in rete con quelle di Bistagno, dedicata a Giulio Monteverde, e di Nizza Monferrato, dedicata a Claudia Formica, aprirà i battenti ufficialmente nell’autunno. Nell’ultima sala del piano nobile, restaurata nel periodo del Covid, verrà posizionato un piccolo punto di informazione con depliant del territorio e gadget, mentre alle pareti saranno apposte griglie o bacheche con testi e cimeli di Augusto Monti, lo scrittore de “I Sanssossi” che proprio a Monastero ebbe i natali nel 1881.