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Giornata dell'Infermiere: il commento di Paolo Lanfranco e Marco Lovisolo

Pubblicato il 12 maggio 2020 • Coronavirus

Li hanno chiamati angeli, eroi ed eroine. Ma loro sono, e non perdono occasione di ricordarcelo, prima di tutto professionisti e come tali si stanno comportando anche di fronte a un'emergenza che ha travolto molte delle nostre certezze ma non quella di poter contare su una delle sanità più efficienti del mondo.

Stiamo parlando degli infermieri e non è un caso: oggi, martedì 12 maggio, ricorre la Giornata internazionale dell'infermiere, una festa nel segno di Florence Nightingale (madre dell'infermieristica moderna) nel bicentenario dalla sua nascita.

Il commento di Paolo Lanfranco (presidente della Provincia di Asti) e Marco Lovisolo (consigliere della Provincia di Asti con delega ad Astigov): "Non vogliono essere chiamati eroi e quindi non lo faremo ma gli infermieri, assieme a tutte le figure sanitarie protagoniste di questa emergenza, con gli eroi caduti di guerra hanno sempre condiviso la storia, quella con la S maiuscola, della nostra nazione. Il 25 Aprile abbiamo ricordato chi, armato di fucile ed eroico coraggio, ha combattuto per l'Unità d'Italia e oggi celebriamo chi questo Paese ha saputo curarlo, con un'altra divisa ma lo stesso encomiabile senso del dovere e sacrificio. Ci teniamo a ribadire che la Provincia di Asti non spegnerà di certo i riflettori sulle necessità del comparto sanitario anche quando l'emergenza sarà conclusa e ci auguriamo che questo pensiero sia condiviso trasversalmente da tutte le istituzioni: oggi, tuttavia, non è tempo di fare polemiche. Restiamo distanti ma uniti e guardiamo con fiducia al 2 giugno, Festa della Repubblica, festa di tutti gli italiani, che quest'anno avrà un significato ancora più speciale".