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Gestione dell’energia: a Castelnuovo Belbo recuperati 100 mila euro

Pubblicato il 13 luglio 2023 • Lavori pubblici

Gradita “sorpresa” per il Comune di Castelnuovo Belbo che, per i mesi di aprile e maggio 2023, nelle ultime bollette si è visto riconosciuto un credito di quasi due mila euro, a seguito di un minor consumo di energia elettrica di oltre il 70%. La somma è la prima parte di un potenziale tesoretto di 100.000 euro, ottenuto grazie alla revisione e razionalizzazione della spesa energetica. Denaro pubblico che tornerà nelle casse comunali e adesso potrà essere reinvestito per la collettività. Il risultato, inoltre, potrebbe essere replicato in diversi altri comuni della zona.

Non si tratta in realtà di una sorpresa, ma è il frutto di un lungo lavoro iniziato con il censimento di tutte le utenze in capo all’Ente e finalizzato con la variazione della potenza impegnata a forfait. Le bollette, infatti, prendono atto di un consumo mensile passato da 12.000 a 3.000 kWh circa.

A monte, c’era stata l’inedita decisione, presa dall’Amministrazione comunale nel 2021, di nominare per la prima volta un proprio Energy Manager: una figura professionale altamente specializzata nell’identificare e implementare soluzioni per il risparmio energetico.

La figura scelta è stata l’ing. Tommaso Gavazza, Esperto in Gestione dell’Energia (EGE) certificato secondo la norma UNI 11339 e responsabile tecnico della Go Green (go-green.it).

Il cuore dell’attività è stato l’analisi di tutte le bollette degli ultimi anni, grazie a cui è stato possibile riscontrare un’anomalia su due contatori (POD - Point of Delivery) intestati al Comune: in particolare, i consumi mensili risultavano ricorrenti e non si apprezzava alcuna variazione tra gli anni 2020 e 2021.

Grazie anche al supporto dell’ing. Davide Selvatico, consulente energetico ed esperto in questioni relative al conteggio e alla fatturazione dei consumi energetici, si è appurato che i kWh fatturati in bolletta non derivavano da misurazioni reali, ma dall’applicazione forfettaria di una potenza stimata pari a circa 35 kW. Inoltre, non si teneva minimamente conto degli interventi di riqualificazione dell’illuminazione pubblica operati dall’Amministrazione negli ultimi anni, con riduzione della potenza installata a circa 10 kW.

Nell’agosto del 2022 si sono, quindi, inoltrate una richiesta di variazione di consistenza dei punti luce a forfait e una contestuale richiesta di conguaglio dei consumi fino al 1 luglio del 2017, data in cui scatta la prescrizione quinquennale degli errori di fatturazione per le Pubbliche Amministrazioni.

Pochi giorni fa, nelle bollette di maggio, è finalmente arrivato il primo risultato di questo lavoro, con il riconoscimento di un credito di 1.740 euro.

Il Sindaco Aldo Allineri si dimostra soddisfatto e afferma: “Questa notizia ci rende molto felici per via della riduzione immediata della spesa corrente di quasi 2.500 euro mensili in un momento di criticità finanziarie. Dispiace solo per il dilungarsi delle tempistiche che ci ha costretto a sostenere costi molto elevati (e non dovuti) proprio durante la bolla dei prezzi dell’energia. Adesso confidiamo in una rapida restituzione delle somme non dovute negli ultimi sei anni, così da poter investire nuove risorse per contrastare la povertà energetica e migliorare la qualità della vita dei cittadini”.

Qualche dato in più viene fornito dall’ing. Gavazza: “Stimiamo che i consumi non dovuti e addebitati all’Ente siano pari a 500.000 kWh, per un importo corrispondente di circa 100.000 euro. Il calcolo dei consumi a forfait deriva dalla presenza di reti promiscue utilizzate sia per la distribuzione dell’energia elettrica che per l’alimentazione dei lampioni stradali, retaggio di un passato in cui il monopolio Enel vedeva concentrate in un unico soggetto le attività di distribuzione, fornitura e gestione dell’illuminazione pubblica. Da quanto abbiamo appreso, tale configurazione interessa potenzialmente numerosi comuni nella zona compresa tra Piemonte, Lombardia, Liguria ed Emilia-Romagna, situati a grandi linee nell’area appenninica e limitrofa.”


Fonte: comunicato stampa Comune di Castelnuovo Belbo