Un numeroso e attento pubblico ha partecipato alla presentazione del nuovo libro di Federico Fornaro “2 giugno 1946. Storia di un referendum”, svoltasi domenica 6 giugno alle ore 16,30 nella corte del castello di Monastero Bormida, dove l’ambiente raccolto e al tempo stesso all’aria aperta ha consentito agevolmente di effettuare l’evento nel pieno rispetto della normativa anti-covid. A colloquiare con Federico Fornaro, moderati da Maria Grazia Arnaldo, sono stati Mario Renosio, direttore Israt (Istituto Storico per la Resistenza di Asti) e Vittorio Rapetti, insegnante, educatore e promotore di progetti di ricerca e divulgazione tra gli studenti dei valori della Resistenza e dell’Antifascismo. Gino Alberti ha proposto inoltre, per la occasione, una sintesi documentaria di una sua ricerca sul referendum del 2 giugno 1946, con testi originali e i risultati delle votazioni nei paesi della Valle Bormida, mentre la Libreria Terme ha curato la vendita dei volumi.

I relatori hanno evidenziato le tematiche principali del libro e hanno rivolto all’autore una serie di domande che sono state il pretesto per una disamina di quel particolarissimo periodo storico in cui si sono gettate le basi dell’Italia repubblicana. Fornaro, citando le fonti e analizzando con metodo storico le varie documentazioni, ha smontato la ricorrente discussione sull’effettivo quantitativo dei voti per la Repubblica e per la Monarchia, dimostrando senza ragionevole dubbio che la vittoria repubblicana ci fu e fu opera soprattutto delle regioni del nord e dei ceti cittadini, rispetto al sud e alle zone rurali, maggiormente legate alla famiglia reale. Ma sono stati discussi tanti altri aspetti del referendum: dal voto delle donne all’atteggiamento responsabile dei capi dei grandi partiti – De Gasperi e Togliatti – dalle ingerenze delle potenze vincitrici alle grandi difficoltà della ricostruzione post-bellica.

Quello di Fornaro è un libro molto approfondito, in cui la ricerca accurata non va a scapito della facilità di lettura. Un libro che dimostra veramente come si studia e come si scrive la storia, e che ci insegna a non confondere lo stile divulgativo con lo “storytelling”. La storia non è un racconto e basta, è una ricerca, una disamina accurata delle fonti, uno studio. Il libro di Federico Fornaro “2 giugno 1946. Storia di un referendum” è un ottimo esempio di questo metodo.

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