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È mancata Caterina Bauchiero, la vedova di Augusto Monti

Published on 25 August 2021 • Monastero Bormida • Culture

Lunedì 23 agosto è mancata nella sua casa di Chieri Caterina Bauchiero vedova Monti. Aveva appena compiuto 97 anni e fino a pochi giorni prima di morire, nonostante gli inevitabili acciacchi dell’età, è stata lucida e vigile custode degli insegnamenti e dei principi che aveva condiviso con il marito, lo scrittore, antifascista, insegnante Augusto Monti, nativo di Monastero Bormida.

La loro storia fu veramente unica e non mancò di suscitare scandalo nella Torino dell’immediato dopoguerra. Lui, nato nel 1881, personaggio della cultura, mitico insegnante del Liceo d’Azeglio (tra i suoi allievi Cesare Pavese, Giancarlo Pajetta, Leone Ginzburg, Norberto Bobbio), amico di Piero Gobetti, intransigente difensore della libertà contro la dittatura fascista, per cui patì anche la pena del carcere. Lei, di oltre 40 anni più giovane (Monti le dedicò un libro intitolato appunto “Ragazza 1924”), figlia di una famiglia di operai antifascisti di Chieri che aveva ospitato “Monssù” Monti in una dependance della propria casa quando il Professore aveva dovuto lasciare Torino per motivi politici. Lui insegnante e lei allieva, poi, dopo la guerra, la vita insieme, il matrimonio semiclandestino celebrato alle sei di mattina da don Peyron in sacrestia, la lunga permanenza a Roma dove Monti, ormai anziano, non aveva smesso i contatti con il mondo della cultura e della politica – da Croce a Salvemini, da Saragat a Terracini – e dettava, quasi cieco, alla giovane moglie lettere, saggi, recensioni, articoli.

Con la morte di Augusto Monti, nel 1966, Caterina ritornò in Piemonte e lavorò a Torino, prima alla Banca San Paolo poi alla Casa Editrice Einaudi, dove continuò a restare in contatto con scrittori, filosofi, politici e a tenere vivo il ricordo dell’impegno sociale e culturale del marito.

Ancora negli ultimi anni non ha mancato di far pervenire la propria testimonianza in occasione di conferenze, incontri, presentazione di libri di e su Augusto Monti. Nel 2017 concedette una interessante intervista, registrata e custodita nella Biblioteca di Monastero Bormida, in cui ha ripercorso le tappe della sua vita in rapporto con l’arte e la cultura del Novecento, pubblicata in parte nella prefazione del catalogo della mostra “Pittori tra Torino e le Langhe al tempo di Augusto Monti” tenutasi al castello di Monastero Bormida.

La sua vita e la sua testimonianza sono stati raccolti dalla professoressa Valeria Martano, che nel 2019 ha pubblicato un libro intitolato “La ragazza del Professore”, a cui Caterina Bauchiero ha attivamente collaborato.

“Caterina Bauchiero è stata una eccezionale Testimone del Tempo – dice il sindaco di Monastero Bormida Gigi Gallareto – una persona dalla grande cultura e dalla volontà di ferro, piemontese fino al midollo ma aperta ad una visione laica, cosmopolita, progressista della vita e della società. E’ stata la fedele custode dell’eredità culturale di Augusto Monti ed ha vissuto a contatto con personaggi ormai consegnati alla storia, i grandi del Novecento di cui noi leggiamo sui libri e che lei poco più che ragazza frequentava, conosceva e ammirava annotando nella sua memoria aneddoti, vicende, storie famigliari e di amicizia che costituiscono un patrimonio importante, da non disperdere nell’oblio del silenzio”.

La salma di Caterina Bauchiero Monti è tumulata nella tomba di famiglia, progettata dal genero di Monti Mario Sturani, giovedì 26 agosto alle ore 10,30, in forma privata.