La scorsa domenica 25 giugno è andato in scena nella suggestiva corte del castello medioevale di Monastero Bormida lo spettacolo “Landa del Sogno”, saggio di fine corso delle sei allieve del Teatro del Rimbombo che per tutto l’inverno hanno seguito le lezioni di Laura Gualtieri e Davide Buarné, a cui si deve la regia dello spettacolo.

Un testo non semplice, tutto incentrato sulle sensazioni, le emozioni e gli straniamenti che ci prendono quando entriamo nel mondo un po’ surreale dei sogni. Personaggi che si intrecciano in storie diverse, alcuni reali altri che esistono solo nella testa del sognatore, confini esigui tra il sogno e la realtà, sogni e pensieri, sogni e risvegli, sogni con significati diversi a seconda di chi li prova o di chi ne è spettatore. Non per niente la pièce teatrale è opera dell’indimenticato e geniale Enzo Buarné, poliedrico autore prematuramente scomparso la cui bandiera è oggi raccolta proprio dal figlio Davide, a cui si devono alcuni arrangiamenti del testo per renderlo adatto alla rappresentazione. Sul palco – o meglio sui vari palcoscenici ricreati nella corte del castello – sei brave “attrici” (Michela Bonifacino, Bruna Cavallero, Simone Cavallieri, Paola Ceretti, Silvana Cresta, Patrizia Morino), protagoniste tutte di una ottima performance, ben calate nelle rispettive e variegate parti, capaci di rendere l’atmosfera del sogno non solo con la recitazione ma anche con i movimenti e la coralità di gesti ed espressioni.

Scroscianti gli applausi del numeroso pubblico presente, che ha apprezzato la tecnica, la volontà e l’affiatamento del team di allieve-attrici; molti i commenti positivi, gli elogi e la autentica sorpresa di vedere persone conosciute nella vita e nel lavoro quotidiano trasformarsi completamente e interpretare scene e racconti che richiedono una grande capacità di immedesimazione e una vera trasformazione da persone a personaggi. Questa è la magia del teatro, il risultato più bello che porta un gruppo di persone con interessi, attività, situazioni diverse a fare gruppo e ritrovarsi catapultate in una dimensione completamente diversa, a diventare per una volta “altro da sé” interpretando altre persone, altre storie, altri mondi.

E adesso avanti per la preparazione del nuovo corso dell’inverno 2023/2024, per il quale il Teatro del Rimbombo è alla ricerca di nuove “leve” da affiancare alle “veterane” che da quattro anni animano questa bella attività culturale.

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